Cultura e Storia
Acireale La città dei “cento campanili”, patria del barocco fiorito, città termale, sede di secolari usanze folkloristiche e religiose. Indiscussa “regina” del carnevale siciliano, Acireale conserva le migliori tradizioni, come l’antica Opera dei Pupi e la prelibata pasticceria. Vicina alla città di Catania, tra il vulcano e la costiera ionica, fondata sulla pietra lavica di cui è costituita gran parte delle strade e degli edifici settecenteschi. Di origine antichissima, la sua fondazione si fa risalire addirittura ai leggendari Ciclopi. Il terremoto del 1693 la distrusse interamente ma venne riedificata con il suo aspetto barocco ricco di pregevoli edifici e monumenti racchiusi principalmente in Piazza del Duomo. Proprio il Duomo è una mirabile architettura del periodo barocco con una facciata in stile romanico-gotico, l’interno a croce latina conserva preziosi affreschi e dipinti settecenteschi. Sempre in Piazza del Duomo vi è la basilica seicentesca dei SS Pietro e Paolo con campanile a cuspide. La piazza è chiusa sul lato sud dal magnifico Palazzo Comunale, con facciata bugnata tipicamente seicentesca e superbe mensole scolpite con la tipica esuberanza del barocco fiorito catanese, nelle vicinanze la Basilica di S. Sebastiano, patrono della città, dalla fastosa facciata barocca preceduta da una balaustra coronata da dieci statue. La festa del santo patrono, S. Sebastiano, si celebra il 20 gennaio. La statua del santo è trasportata in processione su un fercolo d’argento sospinto dai devoti facenti parte di varie confraternite. Interessante il Teatro del Folklore che ospita spettacoli dell’Opera dei Pupi e il suo Carnevale, il più bello della Sicilia e forse fra i più belli d’Italia.
Caltagirone Città della ceramica dall’aristocratico profilo barocco, è famosa per le sue maioliche. Il centro storico, oltre ai numerosi monumenti storici e alle chiese, ospita più di cento botteghe artigiane disposte tra la piazza nel cuore del borgo antico e le sue principali vie. Rinomata in tutto il mondo per la produzione di ceramiche che si notano in varie parti della città, come ad esempio nella Villa, il giardino pubblico adorno di maioliche scintillanti, e di fronte la Terrazza anch’essa decorata da variopinte ceramiche, con accanto un bel palazzotto a gradinate e balaustre tutto ricoperto di rilievi in maiolica che accoglie il Museo Statale della Ceramica, interessantissima rassegna che illustra la storia della ceramica siciliana dalla preistoria ad oggi. Una visita è d’obbligo al Duomo, edificio del periodo normanno ma riedificato più volte, il lungo edificio della Corte Capitaniale, con una sfilata di portali e di finestre ornate, quindi la Piazza del Municipio ed in fondo ad essa una lunghissima gradinata, detta la “scala”, in cima alla quale sorge la chiesa settecentesca di Santa Maria del Monte, dove è venerata l’immagine della Madonna di Conadomini. La scenografica scala rivestita da mattonelle di maiolica policroma, opera di ceramisti locali, riassume lo spirito di Caltagirone e unisce la città alta alla città bassa ed è stata costruita nel 1608 dall’architetto Giuseppe Giacalone.