Trapani
Trapani Situata nella parte estrema della Sicilia occidentale si offre al visitatore con un territorio vario e sempre diverso per i paesaggi e i colori che lo compongono. L’azzurro del mare limpidissimo che lambisce le coste che alternano spiagge a scogliere, il bianco delle Saline, il verde dei vigneti e degli uliveti, delle campagne dell’entroterra e delle zone protette, il giallo ocra dei Templi greci e dei monumenti, il rosso dei tramonti. Lungo la sponda adiacente la citta e poi via via lungo la costa, fino a Marsala, cumuli di sale biancheggiano lungo la riva, custoditi dai mulini a vento che, con le loro grandi pale, si stagliano contro il mare simili a fantastici mostri. Città piccola nella sua culla di mare Trapani cela i suoi tesori per mostrarli solo a chi li sa apprezzare. Sui suoi lidi si avvicendarono numerose popolazioni più o meno fantastiche a cominciare dai Ciclopi, gli Elmi, i Troiani, i Fenici. Successivamente il centro diviene ancora più importante con i Cartaginesi che ne fanno una delle città più significative della Sicilia occidentale. I Normanni concentrarono in essa le attività industriali della lavorazione del corallo e dell’oreficeria e imprimendole il carattere di città marinara dedita alla pesca e agli scambi commerciali. Tra i monumenti che spiccano per la loro bellezza vi è la Cattedrale del 1635 dedicata a S. Lorenzo, con una particolare facciata barocca e un interno a tre navate ricco di preziose tele; la chiesa di S. Maria del Gesù, edificata nel XVI secolo, con una facciata realizzata in stile gotico-rinascimentale e un laterale sempre gotico, con un’Annunciazione di scuola gotico-catalana. Nel quartiere dell’antico ghetto si trova il Palazzo della Giudecca, chiamato anche “lo Spedaletto”, architettura tipica catalana con conci tagliati a punta di diamante che ne rivestono buona parte della facciata. Da non perdere a Trapani è il santuario dell’Annunziata che presenta una facciata del quattrocento molto ben conservata con rosone centrale.
Erice Sorge sulla cima di un monte solitario che domina su Trapani, la vallata ed il mare. Uno degli occhi più saldi del Mediterraneo. Non è facile spiegare attraverso paragoni l’intensità emotiva che il tramonto, visto dalla vetta, sà donare. Colori cangianti si riflettono sul mare, il calare del sole dietro le isole Egadi, il riverbero dei cristalli di sale delle antiche saline, la leggendaria forma di falce della Città di Trapani, tutto sembra scintillare all’imbrunire. Nelle giornate particolarmente nitide, la linea dell’orizzonte ci regala la vista straordinaria ad ovest della costa africana ed a nord-est oltre il Monte Cofano, dellisola di Ustica sorprendentemente vicina. Ma la vista sa perdersi nell’entroterra occidentale dell’isola, attraverso le piane di Trapani e Marsala e il Val di Mazara, tutto sino alle colline di Agrigento. Tra tutte le località turistiche Siciliane, Erice è la più affascinante per i suoi luoghi incantevoli e per le sue varie tradizioni suggestive. Giace alla sommità del monte San Giuliano dominando Trapani da un favoloso panorama. Le sue origini sono antichissime e misteriose, avvolte nella leggenda. Sulla vetta era sorto dapprima soltanto un tempio, dedicato ad una divinità femminile dalla natura feconda. Essa fu sempre venerata da tutte le popolazioni del Mediterraneo e fu sua cura principale proteggere i naviganti i quali da lontano scorgevano il fuoco che ardeva nel sacro edificio e che serviva anche da orientamento. Ben presto vi fu edificata una fortezza contesa da fenici, greci e cartaginesi. In epoca romana Erice assume particolare importanza perché il suo santuario viene messo a capo di una confederazione religiosa di 17 città e ai tempi di Tiberio e Claudio il tempio viene restaurato. Con la conquista araba la fortezza assume di nuovo importanza e ancor di più con i Normanni. Nel 1934 la città riassume l’antico nome di Erice. Gode di un’eccezionale posizione d’isolamento che le ha permesso di conservare l’aspetto medioevale con le sue stradine lastricate in pietra, le ripide salite, le case pittoresche, i cortiletti fioriti alla maniera araba e l’impareggiabile bellezza del panorama. Il monumento più importante di Erice è la trecentesca Chiesa Matrice del 1314 affiancata da una poderosa torre campanaria con graziose bifore e coronata da merli. Al fascino della sua antica storia e del suo stupendo panorama, Erice aggiunge i vantaggi del suo clima sano e gradevolissimo: le folte pinete creano un’atmosfera fresca che rende la località una stazione climatica di soggiorno. Erice è un luogo ricco di caratteristiche botteghe: ceramica decorata finemente e tappeti tessuti a mano. Si ha inoltre la possibilità di gustare gastronomia tipica Dolci di Badia, a base di pasta di mandorla e frutta candita Le “Genovesi”.