Lampedusa
Lampedusa e le Pelagie Offrono mare incontaminato e stupendi fondali, sabbia bianca e finissima, un caldo sole africano; i caratteristici dammusi mediterranei, le tartarughe marine dell’isola dei Conigli, le romantiche cale, le notti profumate, i paesaggi dai colori indimenticabili, la gente simpatica ed ospitale. Ci sono tutti gli ingredienti per una vacanza di assoluto relax, lontani dallo stress del divertimento organizzato e dei villaggi vacanze. Situate nel mare africano a 200 km a sud-ovest della Sicilia Lampedusa insieme a Linosa e Lampione, costituiscono l’estremo lembo meridionale della nostra penisola.
Isole con vedute paesaggistiche molto suggestive per la natura delle coste rocciose, le insenature, le spiagge, le splendide grotte bagnate da un mare azzurro e dai limpidi fondali. Paradiso per gli appassionati del mare, del sole e della pesca subacquea, ha coste rocciose che si aprono in stupende insenature dai fondali molto pescosi alternate a cale di sabbia dorata. È meta turistica balneare e la stagione calda si prolunga da Aprile a Novembre. E’ raggiungibile in aereo da Palermo alla quale è collegata da 3 voli aerei giornalieri e via nave-traghetto da Porto Empedocle con corsa giornaliera. Nel maggio 1995 è stata istituita la riserva naturale orientata “Isola di Lampedusa” e al suo interno è stata inserita la zona di ovo deposizione delle tartarughe. Ogni anno le tartarughe marine vanno a deporre le uova nella famosa Isola dei Conigli, un ambiente ancora incontaminato con una spiaggia di finissima sabbia.
La Baia dell’isola dei Conigli è la più bella spiaggia dell’isola, un angolo caraibico, con una sabbia bianchissima che digrada dolcemente in un mare trasparente dai toni sfumati che vanno dal turchese allo smeraldo. Un vero paradiso, con casette colorate abitate da gente ospitale, calette nascoste, qualche spiaggia di sabbia nera e tanti scogli, con il giglio marino che cresce spontaneo sulla lava e i bassi fichi d’india che la spruzzano di verde. Sull’isola si allevano bovini allo stato brado, le cui carni sono particolarmente saporite. Oltre alle attività legate al mare (soprattutto alla scoperta degli spettacolari fondali rocciosi), si possono effettuare piacevoli passeggiate lungo le mulattiere a dorso d’asino. In cucina la specialità è il cus-cus, tipico piatto di ascendenza araba, a base di pesce e semolino; tutti i ristoranti locali lo sanno cucinare molto bene. Da provate anche le altre meraviglie preparate con prodotti di mare e di terra, tra cui indimenticabili gli involtini di melanzane, i tagliolini al pesce spada e alle uova di ricciola, la straordinaria zuppa preparata con le celebri lenticchie locali. Finite con il biancomangiare o le cassatelle di ricotta. A circa due chilometri dall’abitato si trova il santuario della Madonna di Lampedusa, patrona dell’isola, una piccola chiesa bianca inserita in un contesto di buganvillee multicolori: era un tempo una piccola grotta utilizzata dai Crociati, successivamente costruita a cappella divisa in due parti, una per i cristiani e una per i musulmani, dove ogni anno, il 22 settembre, si celebra la ricorrenza dell’insediamento della popolazione nel 1843. Rimboschita con pino mediterraneo sulle alture occidentali è alquanto brulla nella parte Nord-Orientale. Il versante a sud-est ha coste rocciose meno ripide che si aprono con numerose Cale che spesso terminano con belle spiagge sabbiose.
Linosa è distante 30 km da Lampedusa e 170 dalla Sicilia; si presenta con tre crateri spenti che arrivano con monte Vulcano a quota 195 m ed una costa lavica, aspra, molto frastagliata e a strapiombo sul mare. A nord-ovest di Lampedusa si trova il piccolissimo faraglione disabitato di Lampione, il cui unico suggestivo elemento antropico è rappresentato da un faro automatico.